Le
attività formative destinate ai docenti neo assunti o comunque in anno di
formazione e prova, disciplinate dal D.M. n. 850/2015 e dalla successiva nota
MIUR n. 36167 del 05/11/2015, sono articolate in quattro fasi (articolo 6 del
DM 850/15):
a. incontri propedeutici e di restituzione finale;
b.
laboratori formativi;
c. “ peer to peer ” e osservazione in classe;
d.
formazione on-line.
Le
attività formative avranno una durata complessiva di 50 ore: 3 ore per l'incontro propedeutico, 3 ore per l'incontro di restituzione finale, 12 ore per i laboratori formativi, 12 ore per le attività di peer to peer e
osservazione in classe, 14 ore per la formazione on-line cui devono
aggiungersi 3 ore per il bilancio iniziale delle
competenze e 3 ore per quello finale ( bilanci che
tratteremo in punti diversi ma fanno parte dell'attività on-line ).
Le
attività formative iniziano solo dopo che il docente in anno di formazione e
prova redige il bilancio di competenze
iniziale , sulla base del quale si dovrà stipulare il patto di sviluppo
professionale tra DS e neo immesso (art. 5 del DM 850/2015), al
fine di conseguire gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura
culturale, disciplinare, didattico - metodologica e relazionale, da raggiungere
proprio attraverso le suddette attività formative (e anche tramite le attività
organizzate dall'istituzione scolastica o da reti di scuole, nonché l'utilizzo
eventuale delle risorse della Carta di cui all'articolo 1, comma 121, della
Legge).
Alla luce
della normativa di riferimento, dunque, effettuato il bilancio iniziale di
competenze e il patto di sviluppo professionale, potrà iniziare l'attività di
formazione dei docenti neo-assunti, che si aprirà con un incontro propedeutico
organizzato dall'ambito territoriale provinciale competente.
L'incontro propedeutico (articolo 6 DM 850/15) si propone la
finalità di illustrare ai docenti, che devono essere confermati in ruolo, le
modalità del percorso di formazione, il profilo professionale atteso e le
innovazioni che stanno caratterizzando le istituzioni scolastiche.
I laboratori formativi (articolo 8 del DM 850/15), come
qualsiasi attività laboratoriale, si propongono di offrire una formazione che
non sia solo teorica e astratta, ma piuttosto basata sul “fare”, mettendo i neo
assunti in situazione con l'obiettivo a lungo termine di trasferire quanto
appreso anche nei processi quotidiani di apprendimento, al fine di legare
sapere e saper fare.
Le
metodologie laboratoriali adottate saranno quelle dello scambio professionale,
ricerca-azione, rielaborazione e produzione di sequenze didattiche e avranno
per oggetto contenuti strettamente attinenti all'insegnamento.
Le
attività vengono progettate dagli uffici scolastici sulla base dei bisogni
formativi dei docenti neo immessi, bisogni scaturiti dal bilancio iniziale di
competenze e confluiti poi nel patto per lo sviluppo professionale.
Ciascun
docente ha la possibilità di scegliere tra le diverse proposte formative
offerte dai suddetti uffici.
Le
attività si articolano in 4 laboratori della durata di 3 ore ciascuno, per un
totale di 12 ore.
La
documentazione prodotta e l'attività di ricerca svolta dai docenti neo assunti,
nel corso dello svolgimento delle attività laboratoriali, confluisce nel
portfolio professionale del docente, previa validazione del docente
coordinatore del laboratorio.
Le aree
trasversali relativamente alle quali saranno strutturati i laboratori sono le
seguenti:
a. nuove
risorse digitali e loro impatto sulla didattica;
b.
gestione della classe e problematiche relazionali;
c.
valutazione didattica e valutazione di sistema (autovalutazione e
miglioramento);
d.
bisogni educativi speciali;
e.
contrasto alla dispersione scolastica;
f.
inclusione sociale e dinamiche interculturali;
g.
orientamento e alternanza scuola-lavoro;
h. buone
pratiche di didattiche disciplinari.
Il D.M.
850/15 prevede la possibilità che vengano organizzati laboratori vertenti anche
su altri temi in base a bisogni formativi specifici dei diversi contesti
territoriali e con riferimento alle diverse tipologie di insegnamento.
L'attività di osservazione in
classe e di peer to peer , che si propone la finalità di sviluppare competenze sulla
conduzione della classe e sulle attività di insegnamento, sul sostegno alla
motivazione degli allievi, sulla costruzione di climi positivi e motivanti e
sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti, è stata da noi
trattata nell'articolo “ Neoimmessi in ruolo anno di
formazione. Peer to peer: cosa fa il tutor e cosa il docente”
L'attività
di formazione on-line è coordinata dalla direzione generale
per il personale scolastico con l'ausilio della struttura tecnica dell'INDIRE e
guida i neo assunti durante tutto il loro percorso formativo.
La
finalità della detta attività on-line è quella di stimolare l'analisi e la
riflessione sul percorso formativo da parte del neo assunto.
A tal
fine, il neo assunto elabora un proprio portfolio professionale, che documenta
la progettazione, realizzazione e valutazione delle attività didattiche,
compila questionari per il monitoraggio delle diverse fasi del percorso
formativo e svolge libera ricerca di materiali di studio, risorse didattiche,
siti dedicati, messi a disposizione durante il percorso formativo.
Il
portfolio professionale, oltre alla documentazione attinente alla progettazione,
realizzazione e valutazione delle attività didattiche, conterrà la descrizione
del proprio curriculum professionale, il bilancio iniziale delle competenze, il
bilancio conclusivo e la previsione di un piano di sviluppo professionale.
Nel bilancio finale di
competenze il
docente neo assunto traccia appunto un bilancio delle proprie competenze in
forma di autovalutazione (come in quello iniziale), al fine di delineare i
progressi compiuti, rispetto alla situazione di partenza, e gli aspetti che
devono essere ancora potenziati, nell'ottica di una formazione continua, che
deve essere, alla luce della legge n.107/215, obbligatoria, permanente e
strutturale.
L'incontro di restituzione
finale, infine, è
volto alla valutazione complessiva dell'azione formativa realizzata e a
raccogliere eventuali feedback per migliorare, qualora ve ne sia la necessità,
il percorso di formazione posto in essere.
Alla luce
della nostra analisi, possiamo sicuramente affermare che le attività formative
previste per i docenti neo assunti si configurano come un processo logico che,
partendo dai bisogni formativi degli stessi, si propone di potenziare i loro
punti deboli tramite la personalizzazione dell'intervento formativo.
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